Da borgata Chianavasso ai Masselli

Da borgata Chianavasso ai Masselli

Il sentiero del Dahu, terminato il tratto nel comune di Perosa Argentina, passa nel comune di Pomaretto imboccando la stradina che costeggia il caseggiato sulla sinistra [A1]. Il tratto è  abbastanza ripido ed interseca la strada comunale asfaltata fino alla borgata Enfous [A2].

La zona è ricca di castagni, i cui frutti, insieme al vino Ramìe e le patate erano per i nostri antenati fonte energetica di sostentamento. Qui troverete delle indicazioni sulla scelta del percorso in falsopiano [A3] oppure in salita [A4] fino alla frazione Clot Boulard. Giunti al Clot vedrete l’esterno di una ex scuola Beckwith [A5], struttura che potrete trovare in molte borgate delle Valli Valdesi.

Nella prima metà dell’Ottocento l’esigenza di poter leggere la Bibbia faceva si che si cercasse di portare buona parte della popolazione a saper leggere e scrivere: l’analfabetismo nelle nostre valli era praticamente assente, con grande anticipo rispetto al resto d’Italia.
Scendendo verso borgata Gilli si incontra sulla sinistra quello che era anticamente l’ingresso della miniera di grafite [A6] che era fonte di reddito per una vallata molto povera, spesso si trattava di un secondo lavoro per i contadini. Il minerale, un tempo chiamato la terra nera, si coltivava in gallerie sotterranee. L’attività fu smantellata nel 1968. Nei grandi prati che circondano la borgata Gilli si trova la piattaforma di arrivo del Volo del Dahu [A7], zip line lunga 800 mt. che parte sopra i vigneti del Ramìe, inaugurata nel 2019. Si scende a valle percorrendo prati e boschi fino a giungere ai Masselli. Attraversando il borgo si potrà notare sulla destra la casa natale del Maggiore Ribet [A8] caduto in battaglia durante la I^ Guerra Mondiale e decorato al valore militare con medaglia d’oro. Fiore all’occhiello della borgata sono la sua bellissima fontana [A9] del 1900 (baciàs in patouà) e il suo storico ponte [A10] che attraversa il torrente Germanasca famoso per le sue acque cristalline e i suoi freschi tumpi dove fare il bagno nelle calde giornate estive.

Il percorso non è indicato per famiglie con passeggini. Percorribile a cavallo e in bicicletta, ma per il primo tratto, con la bici,  si consiglia di usufruire della strada comunale asfaltata da borgata Chiabriera verso gli Enfous.

 
 











dai Masselli al Bric

dai Masselli al Bric

Il sentiero del Dahu, prosegue da qui [B1]. Attraversando la strada provinciale 169 si cammina fino a raggiungere Via Erminio Long.
e si svolta a destra si continua verso l’itinerario (in alternativa a sinistra [B2] a circa 500 mt. si può ammirare uno splendido castagno di 800 anni) salendo degli scalini che vi portano alle prime vigne del Ramìe.

Alla vostra sinistra la “fontana calda”[B3] (Fountano Chaoudo in patouà) così chiamata perché l’acqua provenendo da una certa profondità in inverno fuoriesce relativamente tiepida. Proseguite mantenendo sempre la vostra destra, salite lungo i pendii tra muretti a secco e terrazzamenti (bari in patuoà) fino alla strada pianeggiante dove sono presenti dei pannelli [B4] che illustrano le tipologie di uvaggi coltivati in questa zona. Sulla sinistra una stradina in mezzo alle vigne vi porterà al vecchio ciabot [B5] ristrutturato ed ora punto di degustazione del vino locale e alla Big Bench [B6].

Una parte dei bari, abbandonati fino al 2013, è stata ripulita e su una porzione di circa 1500 m² è stato impiantato un vigneto didattico con i quattro vitigni autoctoni che caratterizzano la DOC. I pali di sostegno sono contrassegnati con colori diversi. Sul tornante chiamato Bric d’Erchart godrete di un panorama mozzafiato...."il villaggio di Pomaretto pare un gruppo di case ruzzolate giù dalle alture" (Edmondo De Amicis, Alle porte d’Italia).


 









dal Bric alla borgata Pons

dal Bric alla borgata Pons

Il sentiero del Dahu prosegue imboccando la strada asfaltata che scende verso il centro abitato.

Dopo la centralina del fotovoltaico [C1] e di fronte ad una casa solitaria troverete una indicazione a destra che vi farà scendere fino alla Scuola Latina [C2]. Nel 1865, il Pastore scozzese Robert William Stewart, finanziò la costruzione di questo edificio utilizzato fino al 1986 come scuola secondaria di primo grado e oggi sede del Centro di documentazione occitano e degli sportelli linguistici occitano e francese. All’interno è conservata la Collezione antichi mestieri costituita da più di 150 statuette in legno di bosso che rappresentano il lavoro montanaro e del contadino nella prima metà del Novecento e che sono opera di Carlo Ferrero che li ha scolpiti e della moglie Enrichetta che ha curato il confezionamento degli abiti.
La mostra è visitabile su prenotazione, per informazioni www.scuolalatina.it

Si prosegue costeggiando l’Ospedale Valdese [C3] la cui costruzione iniziò nel gennaio 1835 contando su una disponibilità iniziale, da parte della Chiesa Valdese, di 15.000 lire.
Nel 1839 fu inaugurato e da allora ha sviluppato con alterne vicende la propria attività a beneficio delle comunità delle Valli Chisone e Germanasca.
Si arriva poi al Tempio Valdese [C4]: l’opera, a cui diede un generoso contributo anche lo zar di Russia Alessandro I, fu inaugurata, insieme al nuovo presbiterio, nel 1828. Successivamente, nel 1906, si poté dotare il tempio di una campana e nel 1909 venne costruito un campanile, sempre grazie all’aiuto finanziario delle chiese prussiane. Nel 1929 venne collocato un organo.

Si prosegue su Via Patrioti e poi a sinistra su Via Riccardo Balmas fino all’imbocco del sentiero che porta alla località Pons [C5] dove il 21 marzo 1944 a seguito di una rappresaglia da parte dei nazifascisti la borgata venne incendiata e vennero uccisi quattro civili.
La popolazione terrorizzata cercò rifugio nelle miniere di grafite, nei boschi e nel vicino abitato dei Bout.
Il sentiero prosegue attraversando la borgata Pons verso la frazione Gataudia in territorio di Perosa Argentina [C6].
 

 





Questo sito utilizza cookies per offrirti un'esperienza di navigazione migliore. Continuando la navigazione nel sito autorizzi l’uso dei cookies. Maggiori informazioni.